Una delle ambizioni della Scuola Virginia Woolf è quella di permettere ai migliori tra i propri corsisti di veder pubblicato il proprio libro, di farlo uscire dal famoso cassetto e farlo entrare nelle librerie.
E’ in questa prospettiva che, già nella fase iniziale di selezione, valuteremo le domande di partecipazione alla Scuola, fase che, come sapete, è già iniziata (vi ricordiamo che la scadenza è stata fissata per il 17 settembre).
Una volta scelti i progetti migliori, che più convincono le qualificatissime docenti della Scuola, il passo successivo sarà quello di svilupparli in un percorso che vedrà nascere, alla fine del corso, delle opere compiute e prensentabili ad editori e agenti.
La fase finale sarà destinata proprio a questo. In quest’ottica, come abbiamo già annunciato, saranno coinvolte nella Scuola la casa editrice Cleup e la casa editrice Voland (con Daniela Di Sora), nonchè l’agenzia letteraria milanese MalaTesta (con Monica Malatesta).
Vi sveliamo, oggi, il nome di un’altra casa editrice che valuterà i progetti delle nostre e dei nostri corsisti: si tratta della casa editrice Marsilio, con il suo presidente Cesare De Michelis.
La Marsilio Editori è una delle più prestigiose case editrici italiane, con più di cinquant’anni di storia alle spalle e un catalogo di oltre 8000 titoli e la pubblicazione, ogni anno, di 250 novità.
E’ peraltro notizia recente che la casa editrice Marsilio sia tornata di proprietà della
famiglia De Michelis. Una casa editrice, quindi, che è insieme indipendente e con grandi ambizioni per il futuro: quelle di pubblicare libri di successo e qualità. Ovvero, le nostre stesse.
Far libri, stamparli, leggerli, scriverli, raccoglierli, venderli, recensirli, nella mia vita mi sembra di non aver fatto altro, come se un’ossessiva passione mi avesse travolto appena ragazzo. Eppure da sempre mi è sembrato non privo di significato farli qua, dov’ero cresciuto, nella nostra terra, magari a Venezia. Quando cominciai lo sapevo e non lo sapevo che la Serenissima era stata la patria del libro, che proprio nell’isola aveva preso forma e si era definito all’alba del Cinquecento, quello strano mestiere che è far l’editore, grazie a Aldo Manuzio, il principe e il principio di tutta la storia dei libri. Per questo continuo a fare libri a Venezia, come se il tempo che intanto è passato non sia bastato a cancellare una storia che ha ormai cinque secoli e più. |
(Cesare De Michelis) |