L’anno di Luisa alla Virginia Woolf

Tra i motivi per cui Luisa consiglierebbe la nostra scuola c’è la dedizione delle nostre insegnanti nel lavoro di preparazione delle corsiste e dei corsisti.

Da dove nasce la nostra dedizione? Sicuramente dall’amore per quello che facciamo e poi dal desiderio di prestare ascolto a chi scrive cercando di intuire le parole che ciascuno ha dentro di sè per raccontare la sua storia e che non hanno ancora trovato la via per uscire.

Il lavoro di chi insegna scrittura è sostenere chi scrive in questa sorta di operazione di scavo dei canali interiori grazie ai quali le parole possono scorrere libere per poi uscire. Il sapere di chi insegna non ha a che fare con le conoscenze ma con un’ attitudine speciale all’altro. Si insegna cioè a liberare i canali della parola.

L’editoria è donna e anche noi modestamente lo siamo

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Dopo l’ultimo weekend di lezione, siamo pronte per l’incontro finale con le agenti. Gli estratti delle nostre corsiste e dei nostri corsisti sono stati inviati. Quest’anno la scuola ha il privilegio di avere come ospiti che valuteranno i lavori quattro bravissime agenti, quattro donne che hanno fatto dell’editoria la loro vocazione e il loro lavoro, quattro professioniste attente e preparate.

Ecco le magnifiche quattro:

Maria Cristina Guerra della Grandi & Associati che con la sua attività quasi trentennale, è una delle più antiche agenzie letterarie italiane. Tra le autrici dell’agenzia ci sono Chiara Valerio e Cristina Cassar Scalia.

Monica Malatesta della MalaTesta Lit. Ag., un’agenzia letteraria di nuova generazione, che innesta uno sguardo contemporaneo sulle conoscenze acquisite e sulla contaminazione di approcci diversi. Tra le sue autrici Nadia Terranova e Rossana Campo.

Silvia Meucci dell’agenzia letteraria Meucci Agency, agenzia milanesi con esperienza pluriennale, tra le sue autrici Elisabetta Bucciarelli e Paola Cereda.

Rita Vivian della R. Vivian Literary agency con sede a Padova ed esperienza decennale, ha tra le sue autrici Giorgia Tribuiani e Margherita Giacobino.

Quattro agenti, quattro possibilità di essere letti, quattro opportunità di vedere pubblicata la propria storia.

Alla Scuola Virginia Woolf si scrive il libro di tutti

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Una delle cose più importanti che insegniamo ai nostri corsisti e alle nostre corsiste è che un romanzo finito è sempre il frutto di un lavoro di riscrittura collettiva.

Scrivere non è mai un’attività solitaria, nè all’inizio – si è soli soltanto prima di iniziare a scrivere ma una volta presa in mano la penna o acceso il pc, lo scrittore si predispone alla comunicazione con l’altro, scrivere è tentare di dire qualcosa a colui che in questa fase è il suo lettore immaginario – nè alla fine, quando la prima revisione è terminata. In questa seconda fase il libro inizia ad essere letto da altri – stavolta reali – che lo leggono, lo revisionano, lo criticano, lo tagliano, lo aggiustano, come un abito che deve vestire perfetto in ogni suo punto  e va provato e riprovato,  prima di venir pubblicato.

Ed è proprio a partire da questa evidenza sulla natura dello scrivere che il nostro corso di scrittura si articola con una parte delle lezioni destinata alla discussione comune dei progetti editoriali. Ciascun partecipante collabora alla scrittura delle storie degli altri, oltre che alla propria, intervenendo con suggerimenti di revisione e modifica, proponendo la propria lettura, sollecitando approfondimenti. Il lavoro di scrittura che viene svolto in classe  è collettivo e condiviso, il risultato è che ciascuna storia ne esce arricchita, migliorata, spesso più chiara perchè è il risultato del pensiero, delle emozioni e della generosità di tutti.