“Virginia Woolf” ospita Giulio Mozzi

Una delle peculiarità della Scuola di Scrittura Virginia Woolf è che nel suo progetto abbiamo voluto coinvolgere numerose e numerosi professionisti del mondo dell’editoria. Abbiamo non una ma quattro docenti di scrittura creativa (Laura Liberale, Barbara Buoso, Giulia Belloni e Annalisa Bruni), a cui si aggiungono agenti letterari (Monica Malatesta di MalaTesta Literary Agency), più case editrici (Daniela Di Sora di Voland, Cesare De Michelis di Marsilio, Andreina Bardus di Cleup), scrittrici e consulenti editoriali. Accanto alle lezioni di scrittura, ci saranno incontri tematici tenuti da professionisti esterni alla scuola. Avevamo in testa l’idea che  fosse importante dare ai nostri corsisti l’opportunità di sentire più voci, conoscere più persone, ciascuna con la propria prospettiva e con il proprio -unico- bagaglio di conoscenze. Ci è sembrato cioè imprescindibile non veicolare una proposta unica su come si scrive, su ciò che sia necessario fare e come, ovvero un unica strada percorribile per realizzare il proprio sogno…diventare scrittori e scrittrici. Far sentire più idee, da persone diverse, con competenze diverse, ecco -abbiamo pensato- questa è la via per un arricchimento autentico e duraturo: ampliare gli orizzonti, un premessa indispensabile per chiunque voglia fare della creatività il proprio mestiere.

Tra gli ospiti che abbiamo coinvolto per gli incontri tematici, come già annunciato, ci sono Maria Rosa Cutrufelli (scrittrice), Liliana Rampello (consulente editoriale e saggista), e…

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Giulio Mozzi… sarà ospite speciale per un incontro da noi:  consulente di Marsilio Editori per la narrativa italiana, collaboratore di Laurana Editore, e fondatore, sempre insieme a Laurana, di una delle più importanti scuole di scrittura italiane, la Bottega di narrazione e, infine, curatore di uno dei più seguiti blog letterari, Vibrisse. Insomma, solo il meglio del meglio alla Scuola di scrittura “Virginia Woolf”…

Vi ricordiamo che le selezioni sono aperte fino al 17 settembre. Qui il bando per partecipare.

Cesare De Michelis alla Scuola Virginia Woolf

Una delle ambizioni della Scuola Virginia Woolf è quella di permettere ai migliori tra i propri corsisti di veder pubblicato il proprio libro, di farlo uscire dal famoso cassetto  e farlo entrare nelle librerie.

E’ in questa prospettiva che, già nella fase iniziale di selezione, valuteremo le domande di partecipazione alla Scuola, fase che, come sapete, è già iniziata (vi ricordiamo che la scadenza è stata fissata per il 17 settembre).

Una volta scelti i progetti migliori, che più  convincono le qualificatissime docenti della Scuola, il passo successivo sarà quello di svilupparli in un percorso che vedrà nascere, alla fine del corso,  delle opere compiute e prensentabili ad editori e agenti.

La fase finale sarà destinata proprio a questo. In quest’ottica, come abbiamo già annunciato, saranno coinvolte nella Scuola la casa editrice Cleup e la casa editrice Voland (con Daniela Di Sora), nonchè l’agenzia letteraria milanese MalaTesta (con Monica Malatesta).

CesareDeMichelis-981x540Vi sveliamo, oggi, il nome di un’altra casa editrice che valuterà i progetti delle nostre e dei nostri corsisti: si tratta della casa editrice Marsilio, con il suo presidente Cesare De Michelis.

La Marsilio Editori è una delle più prestigiose case editrici italiane, con più di cinquant’anni di storia alle spalle e un catalogo di oltre 8000 titoli e la pubblicazione, ogni anno, di 250 novità.

E’ peraltro notizia recente che la casa editrice Marsilio sia tornata di proprietà dellamarsilio famiglia De Michelis. Una casa editrice, quindi, che è insieme indipendente e con grandi ambizioni per il futuro: quelle di pubblicare libri di successo e qualità. Ovvero, le nostre stesse.

 Far libri, stamparli, leggerli, scriverli, raccoglierli, venderli, recensirli, nella mia vita mi sembra di non aver fatto altro, come se un’ossessiva passione mi avesse travolto appena ragazzo. Eppure da sempre mi è sembrato non privo di significato farli qua, dov’ero cresciuto, nella nostra terra, magari a Venezia. Quando cominciai lo sapevo e non lo sapevo che la Serenissima era stata la patria del libro, che proprio nell’isola aveva preso forma e si era definito all’alba del Cinquecento, quello strano mestiere che è far l’editore, grazie a Aldo Manuzio, il principe e il principio di tutta la storia dei libri. Per questo continuo a fare libri a Venezia, come se il tempo che intanto è passato non sia bastato a cancellare una storia che ha ormai cinque secoli e più.
(Cesare De Michelis)