Imparare a immaginare

PSX_20190816_091127L’altra sera abbiamo invitato a cena un’ amica che non vedevamo da tempo. Vive lontano e le occasioni in cui riusciamo a vederci sono per noi momenti preziosissimi in cui raccontarci i mesi trascorsi senza tralasciare niente, fatiche, gioie, delusioni, tutto. Ore e ore di chiacchiere, di risate, di riflessioni. Siamo femministe, parlare di noi vuol dire soprattutto dirci a che punto siamo con i nostri desideri.
Riflettevamo su quanto spesso accada di trascurarli, dimenticandoci di ciò che desideriamo, quando questa nostra amica ha detto qualcosa che vogliamo condividere con voi: a volte ci facciamo trascinare in una vita insoddisfacente non soltanto perché ci adeguiamo più o meno consapevolmente a quello che il mondo familiare e sociale si aspetta da noi, ma anche perché non siamo capaci di “immaginare” qualcosa di diverso per noi, un destino, un futuro nuovo che, interrogandoci, corrisponda di più a ciò che desideriamo.
Questa nostra amica ci ha ricordato quanto è importante la capacità di immaginare.
In fondo, ci siamo dette, la scrittura ci soccorre nella vita anche in questo:  ci aiuta per la nostra vita presente quando è un mezzo per mettere ordine nel passato, ma ci aiuta nel presente anche quando guardiamo al futuro, insegnandoci a coltivare l’ immaginazione, capacità creativa per eccellenza ma anche possibilità di vedere vite diverse e migliori, che possono essere la nostra.

La scuola fa uscire il fuoco che hai dentro

Per scegliere una scuola di scrittura cosa c’è di meglio se non ascoltare le parole di chi l’ha frequentata? Ecco un’altra mini intervista. Qui Nicla Signorelli ci racconta la sua esperienza e la volontà di assecondare il proprio desiderio di scrivere, di farsi leggere, di mettersi alla prova.

Le riprese sono state effettuate a Torreglia, il 14 e 15 luglio, all’interno del weekend fuori porta che la scuola organizza ogni anno per i suoi corsisti. la scuola intende offrire tempo di qualità da dedicare alla scrittura in un luogo rilassante immerso nella natura.

Un libro non si scrive da soli

Laura Picchi, corsista della Scuola Virginia Woolf ci regala impressioni ed emozioni provate durante quest’anno di Scuola. Professionalità e lavoro di gruppo sono due degli aspetti più importanti all’interno della scuola.

Le riprese sono state effettuate a Torreglia, il 14 e 15 luglio, all’interno del weekend fuori porta che la scuola organizza ogni anno per i suoi corsisti. la scuola intende offrire tempo di qualità da dedicare alla scrittura in un luogo rilassante immerso nella natura.

Perchè scrivere?

nw_-c-dominique-nabokob_author-photo1Scrivere ci permette di dimostrare che possediamo ancora abilità, idee e mezzi di comunicazione che sono nostri e basta, non legati alle carte di credito o alla posizione sociale.

Ci consente di vedere il fine delle nostre azioni: almeno qui, su questa pagina. Il motivo per cui così tante persone hanno ancora voglia di dire «IO SONO UNO SCRITTORE!» è che è uno dei pochi ruoli simbolici rimasti nella nostra cultura che sembra offrire alla gente ciò che la cultura nel suo insieme offre in teoria ma annichilisce nella pratica: l’autodeterminazione e l’espressione di sè.

Zadie Smith, Perchè Scrivere, pagina 34, Minimun Fax 2011